La Società della Civetta - torna alla Home PageCivetta_L'Associazione     Civetta_Spettacoli     Civetta_Stampa     Civetta_Collaborazioni     Civetta_Contatti     Civetta_Link   




I suoni dell'elefantino Taig

I Suoni dell'Elefantino Taig

gioco teatrale e musicale al nido di Guglielmo Papa


Che odore hanno i suoni? E che forma hanno? Qual è il loro colore? E che sapore hanno? Ma quanto
pesa un suono? Suoni grandi e suoni piccoli…veloci e lenti… Quanti suoni ci sono?
Tantissimi, quante sono 
le stelle.

“L’elefantino Taig andava alla ricerca di suoni. Suoni da ascoltare. Suoni da toccare. Suoni da
odorare. Suoni da mangiare. Suoni da conservare e regalare”.

Il percorso vuole essere un viaggio in tre incontri alla scoperta dei sensi stimolando la creatività del
bambino con il gioco simbolico che l’attore-musicista propone.

L’attività è strutturata come laboratorio espressivo ed indirizzata alla realizzazione di eventi di
condivisione fra bambino e adulto, attraverso l’ascolto, lo scambio e il gioco. Durante i tre incontri si
alterneranno momenti frontali, più propriamente narrativi, con la proposta della storia e dei suoni da parte
dell’operatore, a momenti di interazione in cui i bambini saranno chiamati ad esplorare le sensazioni della
storia attraverso il gioco con gli strumenti musicali.

Ogni incontro è strutturato come un viaggio tra due ambienti precedentemente individuati all’interno
del nido. Dal punto di partenza, luogo di presentazione e di ritrovo, al punto d’arrivo, luogo della scoperta,
luogo d’incontro, per poi ritornare al punto di partenza per la conclusione e i saluti. Un viaggio simbolico,
con la magia del gioco teatrale che ci permetterà di toccare terre lontane.

L’elefantino Taig, personaggio guida dei tre incontri, materializzato e visualizzato nel suono della
Zurna, strumento ad ancia di origine turca, ci condurrà in un’esplorazione del mondo dei suoni con la
scoperta di vari strumenti di differenti tradizioni musicali. Il contrabbasso e il violino della tradizione
europea, il balafon e lo djembé dall’Africa occidentale, il bendir dal Kurdistan, il madal dall’India, il flauto
Sherpa dal Nepal, lo Spring Drum dagli Stati Uniti, la Zanza dall’Africa centrale, le Calebasses dal mercato
di Ouagadougou e in più campane, campanelle e campanacci vari.

Ogni suono, portatore di una propria identità, sarà la chiave per un tentativo di contatto con mondi e
culture lontani, in un contesto di accoglienza e multiculturalità.

L’oggetto suono si materializzerà per essere toccato, odorato, accarezzato, inseguito, accarezzato,
con l’obiettivo di stimolare la creatività del bambino attraverso le storie, gli ambienti e le percezioni.



scheda pdf Taig


La Società della Civetta -  Bologna (Italy)
Document made with Nvu